#Vitanova12 in Trentino: un racconto dei sensi, per cominciare…

Val di Fassa -#vitanova12“…E se la parola sembra andare oltre il sentimento che esprime,
è perché altrove si è fermata sotto il peso del cuore.”

Mi viene in mente questa citazione di Flaubert, non appena penso che “dovrei iniziare a scrivere di #Vitanova12”. Già…da dove iniziare?

Meraviglioso è l’aggettivo di cui più ho abusato durante il lungo weekend di vera ricarica naturale in Val di Fassa e Val di Fiemme, un sogno di benessere che ha travolto me e i miei compagni di viaggio in un turbinio di sorprese, sapori, emozioni, mettendoci alla prova con tutti e 5 i sensi (ma anche 6!).

Un racconto cronologico e puntuale del nostro tour potete leggerlo sul blog del Consorzio Vita Nova Trentino Wellness: il giorno 1 in Val di Fiemme, tra degustazioni, prime coccole SPA e avventurose perlustrazioni notturne; il giorno 2, con un’intensa mattinata di rafting e canyoning, seguita da un pomeriggio di trekking del benessere e un’emozionante serata tra canti e assaggi di grappe; e il giorno 3, alla scoperta della Val di Fassa, che ci ha regalato nuove intense emozioni.

Per cominciare qui vorrei invece raccontarvi, attraverso qualche scatto, come il Trentino mi abbia decisamente conquistata, in (e con) tutti i sensi…

 

La vista

Cavalli al Fuciade - Passo San Pellegrino Val di Fassa

Passo San Pellegrino, valico alpino a 1918 m di altitudine. E’ questa la prima immagine che mi inonda gli occhi, all’arrivo in Val di Fassa, con le Pale di San Martino lì in lontananza, dove la cima più alta supera i 3000 metri. Il silenzio è rotto solo da qualche muggito e dal suono dei campanacci, i cavalli si avvicinano incuriositi a noi, si lasciano accarezzare, dando vita ad una cornice naturale incantevole. E’ qui, nella Malga Col de Mez, che ci ha accolto la famiglia Pellegrin (proprietaria dell’Active Hotel Olympic), con cui abbiamo trascorso un’intensa giornata tra nordic walking, trekking del benessere, pranzo in baita e pomeriggio di coccole nella SPA dell’hotel. Amore a prima vista.

 

L’udito

Coro Genzianella: coro trentino di montagnaNella bottega artigiana di Bepo Mich, artista del legno in Val di Fiemme, ci sono ad accoglierci anche i suoi amici del Coro Genzianella di Tesero. Tra i racconti di Bepo e un’originale degustazione di grappe (quella al pino mugo del laboratorio artigianale l’Ones, per chi come me non è molto avvezzo all’alcool…scende che è un piacere!) le loro voci conquistano la nostra attenzione, e ci emozionano con melodie e parole che raccontano di vita autentica, di cose semplici, e della fede in quel Dio che accompagna i fratelli alpini su per le montagne, anche in Paradiso. [qui il mio breve video...]

 

Il gusto

Burrata dei pascoli trentiniTante le scoperte di nuovi sapori che hanno caratterizzato i nostri pranzi e le cene negli hotel del Consorzio Vita Nova a cui abbiamo fatto visita, ma quello che forse ricordo con più piacere è il più semplice: sul menù era la burrata dei nostri pascoli con fagottino in foglie di banana, il nostro primo piatto durante il Light Lunch all’Hotel Resort Veronza in Val di Fiemme. I pascoli evocati si ritrovavano in un sapore delicato e univoco, quel sapore inconfondibile che hanno le cose buone e genuine, soprattutto se nascono tra l’aria pura di montagna.

A proposito, lassù in montagna ho colto e assaggiato anche il crescione d’acqua, pianticella aromatica dal sapore acidulo e leggermente piccante…che gli antichi consideravano afrodisiaca, sapevatelo :)

 

Il tatto

Trekking del benessere in TrentinoIl piacevole solleticare dell’erba sotto i piedi nudi durante il trekking del benessere; l’acqua gelida che sembra trapassi la muta mentre mi lascio trasportare dalla corrente per la prova di sopravvivenza pre-rafting nell’Avisio; le rocce spigolose e scivolose a cui mi aggrappo per la prova di canyoning; le gocce d’acqua nebulizzata sul viso durante la visita notturna alle cascate di Predazzo; il freddo, dappertutto, dopo l’impacco al Ribes Nigrum durante il primo dei massaggi con il mio angelo del benessere, la dolce Heidrun; il non-sentire-più-i-piedi dopo il percorso Kneipp nelle acque di un ruscello d’alta montagna; il piacevole calore delle torce infuocate, camminando verso una baita dove ci attendevano le stelle, una fisarmonica, e l’inizio di una favola ladina.


L’olfatto

Nigritella - Val di FassaLa Nigritella, piccolo e raro fiore d’alta montagna che profuma di cioccolato e vaniglia, è stata la scoperta olfattiva più strabiliante di tutte. Non tanto per il suo odore lì nei prati della Val di Fassa, ma per il potere evocativo della crema corpo alla Nigritella del Trentino, una volta tornata a casa. Un “aroma di cuore”, così vengono chiamati i profumi dolci, che al solo aprire il flacone mi ha riportato ad uno stato di profondo benessere, a quel pomeriggio di relax in cui, inebriata da questo profumo, mi sono lasciata coccolare per l’ultima volta dalle sapienti mani di Heidrun (a proposito, se volete conoscerla, la trovate all’Hotel Medil a Campitello di Fassa).

 

Il senso senso

Vitanova12 in Trentino - foto di Mario MeleIl vero sesto senso, che ha caratterizzato la nostra splendida esperienza in Trentino, è stato il senso di condivisione. Organizzatori, albergatori, estetiste, chef, artigiani, guest star… ciascuno ha contribuito a costruire intorno a noi un’esperienza di benessere a 360° in modo sorprendentemente naturale. Ma anche noi sognatori abbiamo dato una mano affinché il sogno si avverasse: con il nostro entusiasmo, il piacere di stare insieme e di fare gruppo, uniti dalla curiosità di sperimentare, conoscere, e condividere quest’esperienza fino in fondo.

A tutti loro va il mio più grande ringraziamento, per tante piccole e grandi cose, e perché mai in una terra così lontana mi sono sentita davvero come a casa.


This entry was posted in Eventi, Natura e Dintorni, Persone and tagged , , , . Bookmark the permalink.

6 Responses to #Vitanova12 in Trentino: un racconto dei sensi, per cominciare…

  1. Valentina says:

    Bellissima esperienza :) io l’ho vissuta in inverno ma vedo che anche la versione stiva è stata stupenda :)

    • Bruna says:

      Ciao Valentina :)
      Amo particolarmente la montagna d’estate, probabilmente la versione invernale non mi sarebbe stata consona…ma vi avevo seguiti con invidia! Indubbiamente un’esperienza bella in entrambe le versioni, che resta a lungo nella memoria :)

  2. Cara Bruna, sapevo che mi sarei ritrovata nelle tue parole. Aspetto curiosa di leggere tutto il resto del viaggio! :)

    • Bruna says:

      …e io mi ritrovo nelle tue ;)

      E’ stato un vero piacere conoscerti, e speriamo di condividere presto insieme nuove mirabolanti avventure! :D

  3. Nicola says:

    Complimenti per l’articolo e per la tipologia di descrizione. Mi è piaciuta molto l’idea di suddividere l’esperienza di #Vitanova12 in un racconto “sensoriale”.
    Si capisce che è stata una piacevolissima visita ;)

    • Bruna says:

      Grazie Nicola :)
      Non è stato semplice selezionare solo alcuni dei ricordi ‘sensoriali’ di questo viaggio, e sono solo piccoli frammenti di un’esperienza indubbiamente particolare – che chissà se mi ricapita!

Replica al commento si The Girl with the Suitcase Cancella la replica

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>