La casa di Monet a Giverny è la prima delle 10 cose assolutamente da vedere vicino a Parigi. Ebbene sì, prima ancora della Reggia del Re Sole, vi suggerisco la casa del Re della Luce impressionista. Una luce capace d’insinuarsi in qualunque anfratto, tinteggiando ora di violetto ora di rosa persino le ombre. Questa stessa luce si scompone qui in una girandola di colori brillanti sapientemente accostati, come dire una pura festa per gli occhi.
Da qui la mia decisione di ricominciare, a distanza di anni, il mio lento viaggiare proprio da questo luogo. Voglio riprendere la conversazione interrotta offrendovi questo spunto di viaggio slow nei dintorni di Parigi: a voi dedico questo “Inno alla Gioia” in chiave impressionista. E se più volte ripeto questo termine è perché ad ogni passo pare di ritrovarsi all’interno di una tela del pittore che definì questo brano di natura “il mio più grande capolavoro”. Un’esagerazione certamente, ma resta il fatto che il suo giardino a Giverny è un’autentica opera d’arte.
Ora si tratta del viale fiorito davanti alla casa di Monet, il cosiddetto Clos Normand. Ora è lo stagno delle ninfee. Ora ancora è il ponte giapponese, ammantato di glicine.
Le labbra si distendono in un sorriso sincero di fronte a paesaggi così familiari per chi tuttavia li visita per la prima volta. È un piacevole déjà-vu. Per decenni questo scorcio di natura da lui plasmato è stato la sua fonte d’ispirazione ed è così, attraverso i suoi dipinti, che la maggior parte di noi l’ha scoperto, l’ha amato.
È il 1883 quando Monet va a vivere nella villetta dalla facciata rosa e persiane verdi, dove inizia uno studio botanico meticoloso, alla ricerca di abbinamenti cromatici, di giochi di luce e di riflessi. Fitta è, a tal proposito, la corrispondenza che lo lega agli amici Caillebotte e Mirbeau in cui i tre si scambiano consigli su specie botaniche rare, talvolta provenienti da quell’Estremo Oriente che fa irruzione non solo nel giardino, ma anche nelle casa di Monet, grande collezionista di stampe giapponesi della tradizione ukiyo-e, il mondo fluttuante. Si dipana sulle pareti la narrazione di piaceri effimeri, un po’ come sfuggente è la bellezza di un fiore, di un gioco di luce, di quel concerto di colori e suoni che nel frattempo si svolge all’esterno.
Davanti a questo spettacolo, la bambina dentro di me si risveglia, sgrana gli occhi e sorride.
Come arrivare: per andare da Parigi a Giverny basta prendere il treno alla Gare Saint Lazare e scendere alla fermata Vernon. Appena usciti dalla stazione troverete la navetta per Giverny.