Tenuta di Castelfalfi: alla ricerca dell’antico perduto

Castelfalfi - Toscana

Per apprezzare la bellezza della Tenuta di Castelfalfi, piccolo e antico borgo in provincia di Firenze – nel comune di Montaione, al confine con la provincia senese – bisogna andarci in inverno. E prima che subisca l’inevitabile trasformazione. Lo troverete completamente disabitato, puntellato da una vegetazione incalzante e disordinata, ma ancora piuttosto vero.

E guardandolo, così bello e desolato, potrete solo immaginare come sarà d’estate, quando tutte quelle case in ristrutturazione saranno completate e popolate da ricche famiglie tedesche, francesi, inglesi e italiane. Quando quel grandioso campo da golf a 18 buche che si scorge in basso, in lontananza, ospiterà orde di veri o improvvisati gentlemen in cerca di relax nella bella Toscana. Quando il cortile del castello – e il ristorante al suo interno – diverranno il fulcro della movida notturna, al fresco della pineta. Passeggerete e immaginerete che presto sarà tutto questo, un po’ straniamente finto. Perché nel 2007 il territorio della Tenuta di Castelfalfi è stato venduto alla multinazionale tedesca TUI, che sta lavorando per trasformare in breve tempo il piccolo borgo di Castelfalfi in un resort di lusso.

Castelfalfi - il castelloUn complesso turistico ex novo dovrebbe dunque sorgere in quel “Castrum Faolfi” risalente ad un insediamento longobardo del 754 d.C. (e forse prima ancora etrusco), e che – ironia della sorte – durante la seconda guerra mondiale “ospitò” a lungo nel castello una divisione dell’esercito tedesco, condannando così il borgo a deturpazione certa (a suon di bombe) da parte degli alleati durante le fasi finali del conflitto.

Secondo il progetto – che non è stato certo accolto senza polemiche – a Castelfalfi dovrebbero nascere tre villaggi turistici, due alberghi, 160 nuovi appartamenti, un centro congressi. Nel piano è prevista la ristrutturazione di 26 casali e l’ampliamento (con altre 9 buche) del già imponente campo da golf. Una volta completati i lavori, in questo ex borgo fantasma potranno vivere circa 4000 persone. Così dicono, e c’è da crederci.

Castelfalfi - panoramaMa ora per ora è ancora lì, disabitato e silenzioso. Circondato da colline verdissime, con il suo castello che domina fiero e massiccio sul piccolo aggregato di case che gli fanno da corte. Con qualche gatto, qualche piccione, e qualche gru immobile. Con il vento tagliente di collina, che ti fischia nelle orecchie e ti gela le dita mentre tenti di immortalare il paesaggio. Con il suo piccolo parco alberato che fa presagire una piacevole frescura estiva. Con quell’albero grande e forte, che continua a mostrarsi tale nonostante si sia piegato verso il terreno. Forse lo ha fatto solo per offrire ristoro ai passanti, per invitarli a fermarsi, a toccarlo, a sentire il peso e la bellezza dei suoi anni. Chissà se quegli imprenditori tedeschi si saranno mai fermati ad ascoltarlo.

il grande albero a CastelfalfiCuriosità: la Tenuta di Castelfalfi è stata scelta da Benigni come location di alcune scene del suo controverso Pinocchio (2001), all’epoca considerato il film italiano più costoso di tutti i tempi.

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