I rituali di transumanza, uguali eppure sempre diversi, si ripetono da secoli, forse millenni, nelle zone d’Italia in cui è ancora viva la pastorizia d’alpeggio. Come ad esempio in Piemonte, dove in autunno mandrie e greggi scendono dai monti del Parco Gran Paradiso fino a valle, attraversando anche alcuni centri abitati durante il loro percorso, e ripetendolo – in senso inverso – in primavera.
Durante il loro transumare, i margari piemontesi, insieme a mandrie addobbate a festa con grossi campanacci decorati, passano ogni anno anche per Pont Canavese, piccolo centro tra le Valli Orco e Soana, a ridosso del Parco Gran Paradiso. Ed è qui che in occasione del blog tour #ècanavese abbiamo conosciuto il piccolo ma affiatato gruppo di persone che da qualche anno si impegna affinché in questi luoghi la tradizione della transumanza rimanga viva e ritorni ad essere per tutto il paese una vera e propria festa, come accadeva un tempo.
Quest’anno La Transumanza (qui il sito ufficiale) verrà celebrata a Pont Canavese il 5 e il 6 ottobre: durante i due giorni l’intero centro abitato sarà animato da stand di prodotti gastronomici dei margari della zona, laboratori didattici e tante attività per i più piccoli, in attesa della Gran Sfilata delle mandrie per le vie del paese.
Chissà se ci sarà anche quest’anno il margaro Aldo a vendere i suoi formaggi e il suo squisito burro, che abbiamo avuto il piacere di assaggiare (insieme a tanto altro!) proprio a casa sua, nella borgata Piancerese (“circa 8 residenti, 40 mucche e qualche cane”); e se sfilerà con il suo gregge anche Piero, il margaro conosciuto durante la nostra escursione al Colle del Nivolet, tra le cime del Parco Gran Paradiso.
Nell’invitare chiunque voglia rivivere l’emozione di questa secolare tradizione a partecipare alla festa della transumanza, non possiamo concludere senza prima segnalarvi alcune tappe ghiotte da fare a Pont Canavese: non andate via prima di aver fatto visita alla Pasticceria Perotti, che dal 1968 delizia i palati dei più golosi, e che dal 2006 è uno dei Maestri del Gusto riconosciuti dalla Regione Piemonte. Assaggiate le Giuraie, originali confetti dal cuore di nocciola (gli antichi confetti piemontesi), e il Pandolce del Gran Paradiso, soffice e gustoso.
Fate poi visita ad un altro Maestro del Gusto, la Salumeria-Gastronomia Boetto, azienda a conduzione familiare che dal 1931 lavora con passione e massima attenzione alla qualità le sue carni bovine e suine, ampliando negli anni ’90 l’attività con un allevamento di trote all’interno del proprio stabilimento. Noi abbiamo assaggiato tutto…ed è tutto veramente squisito!
Infine, per una tipica cena piemontese vi consigliamo lo storico Ristorante Bergagna, che fa parte dei Ristoranti della Tradizione Canavesana: se volete farvi del male assaggiate il fritto misto…cosa non ci troverete dentro!
Inoltre, se volete approfondire anche la storia del borgo di Pont Canavese, andate alla scoperta delle sue torri medievali, resti di antichi castrum (Torre Tellaria e Torre Ferranda, quest’ultima visitabile all’interno), e visitate la Chiesa di San Costanzo, patrono del paese. Appena fuori il centro fate invece tappa all’antica Pieve di Santa Maria in Doblazio, con un caratteristico doppio altare, e se non siete troppo impressionabili visitate anche l’ossario nei sotterranei, dove sono stati raccolti i resti del cimitero adiacente la chiesa stessa.
Di tutto quello che vi abbiamo raccontato…qui trovate un po’ di foto.
Per concludere, vi segnaliamo il progetto di crowdfunding per La Transumanza: a questo link potete contribuire – anche con una piccola donazione – all’iniziativa.