Alla scoperta di Todi: tradizione, arte e informazioni utili

Todi - Piazza del PopoloAlla scoperta di cosa vedere a Todi, ci siamo fermati dopo aver visitato i luoghi in cui visse Jacopone, il frate francescano ‘folle di Cristo’.
Riprendiamo ora il nostro itinerario mettendoci sulle orme di un altro personaggio tuderte assai discusso: la strega Matteuccia.

5) E’ nella piazza del Montarone che il 20 marzo del 1428 Matteuccia di Francesco fu condannata al rogo. L’accusa, quella di essere un’incantatrice, una fattucchiera, in poche parole una strega.
La realtà vede lei, domina herbarum, guaritrice, colpevole di avere avuto tra i suoi clienti più famosi il condottiero Fortebraccio, che spadroneggiò nell’Italia centrale ai danni di papa Martino V. Se andate a Todi durante il periodo di Carnevale, oltre a vedere la sfilata del corteo storico cui prendono parte centinaia di figuranti, potrete assistere alla rievocazione del rogo della strega Matteuccia.

Cattedrale di Todi6) Vedere una delle piazze più belle d’Italia: Piazza del Popolo a Todi. Dominano sui lati minori gli edifici simbolo del potere temporale e di quello religioso: i Palazzi Comunali e il Duomo, bellissimo esempio di romanico lombardo. Saliamo dunque l’ampia scalinata, con i suoi 33 gradini (rimando all’età di Cristo) ed entriamo a visitare la Cattedrale. L’interno spoglio, rischiarato da una luce soffusa, è suddiviso in tre navate cui è stata aggiunta nel XIV secolo, a destra, una quarta più piccola, in stile gotico. Attraversando il corpo centrale della chiesa, merita alzare lo sguardo ai capitelli. Si potrà così osservare che tra alcuni di ordine corinzio ve ne sono altri figurati in cui personaggi scolpiti nella pietra si fronteggiano e si avvicendano, instaurando una sorta di muto dialogo.

Campagna Umbra da Todi7) Godersi la splendida vista sulla campagna umbra dai belvedere di Todi, o percorrendo i camminamenti lungo le sue mura, è uno spettacolo che lascia a bocca aperta. La Valle del Tevere si apre allo sguardo del fortunato visitatore, così all’improvviso, magari dopo essere sbucati da un vicoletto medievale.
D’altronde arroccata com’è su un colle, Todi si trova nella posizione ideale per scattare foto panoramiche… come potete vedere qui accanto, è stato impossibile non approfittarne! ;)

8 ) Concedersi una dolce pausa nella gelateria più buona di Todi: la gelateria Pianegiani. Pensate che stia esagerando? Provate una coppa gelato e poi mi saprete ridire!
Durante la bella stagione ci si può sedere ad uno dei tavoli all’aperto, mentre lo sguardo dell’aquila (emblema della città) vigila dalla Fonte Cesia, che prende il nome dal suo committente, il vescovo Cesi.

Mario Battistoni9) Che sia solo per curiosare o per fare shopping, vi consiglio di non perdervi le botteghe artigiane di Todi. Fiore all’occhiello della zona è l’arte ebanistica, che vanta origini antiche.
E poi ovviamente immancabile un salto nelle botteghe di enogastronomia: non si può partire senza portare con sé i sapori di questa terra.

10) Dormire in un antico convento a Todi si può, basta soggiornare presso la casa vacanze Crispolti, che, situata in pieno centro storico, era in origine un monastero. Purtroppo non posso descrivervi le camere, ho scoperto infatti questo posto troppo tardi, ma vedendo l’ingresso, con i resti di affreschi antichi, avrei voglia di scoprirlo e magari di vedere la terrazza panoramica :D Ci farò un pensierino per la prossima volta che tornerò in Umbria, e ovviamente a Todi. Perché tornerò, ancora altro mi resta da scoprire, e poi per godere nuovamente di quell’atmosfera così tranquilla e al contempo vivace, che rilassa e ti fa venire voglia di restare. Non mi stupisce affatto che molti artisti abbiano subito il fascino di questo borgo tanto da decidere di prendervi casa; uno fra tutti: Piero Dorazio.

Lui, forse meglio di ogni altro, è riuscito a spiegare il motivo per cui Todi è stata considerata la città più vivabile del mondo: “è una città bellissima e niente affatto provinciale; la campagna e la cultura rurale che la circondano ne fanno un sito ideale per chi esercita una professione creativa… Ma cosa trovano intellettuali e artisti da queste parti? Certamente qualcosa che hanno sempre cercato come me. Forse quell’equilibrio fra il vivere, il fare e la meditazione, un bene inalienabile che la nostra civiltà sembra aver dimenticato”.

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