La fine dell’anno è ormai vicina: per molti è tempo di bilanci. Così ho deciso di approfittare di questa pausa natalizia per buttare giù alcuni ricordi e pensieri di viaggio di questo mio 2011.
Un esercizio di memoria che aiuta a riassaporare istanti passati in tutta la loro preziosa unicità: basta aver vissuto un bel momento per ricordarsi di un’esperienza anche a distanza di tempo. E tra i bei momenti che conserverò di questo 2011 c’è la gita in kayak al largo delle coste elbane, grazie anche alla paziente guida di Ruggero Lipani e all’ospitalità di Robi Veltroni presso l’hotel Lacona. Quello stesso giorno, di ritorno verso casa, lungo una strada che sembrava non finire mai tra le colline pisane, fantasticando insieme a Bruna è nata l’idea di Slow Travel, è stato l’inizio della nostra avventura ‘a passo di tartaruga’.
D’altronde è così che nasce ogni viaggio, vero o virtuale che sia, con un sogno, il proprio sogno, e nessuno può dirvi come viverlo, quindi va bene ascoltare i consigli altrui ma poi bisogna sentirsi liberi di tracciare il proprio percorso e, perché no, anche liberi di perdersi. Casualmente ho fatto alcune delle scoperte e degli incontri più piacevoli, come la volta in cui ho conosciuto Keane, artista/fotografo/giornalista di origini irlandese e trapiantato da diversi anni a Barga. Ho provato a guardare questo borgo toscano attraverso i suoi occhi ed è stato come se lo vedessi per la prima volta. I suoi racconti, frammenti di una quotidianità fatta di incontri, di silenzi che parlano e di abitudini che diventano riti, come le serate consumate al caffé Aristo tra profumi e musica. In poche parole: una quotidianità fatta di persone.
Ecco perché credo che per vivere un luogo sia fondamentale saper ascoltare, osservare, essere responsabili e attenti. Questo fa la differenza tra il turista mordi e fuggi, che si accontenta di ‘collezionare’ stereotipati paesaggi da cartolina, e il viaggiatore lento, che sa gustarsi il piacere dei dettagli. E del viaggiare slow, alla ricerca di esperienze che sanno regalare emozioni, si è parlato molto in questa edizione di BTO a Firenze, durante la quale ho scoperto che slow traveller lo si può diventare. O quantomeno, frequentando la Scuola del Viaggio, si può comprendere meglio un luogo, per poi riuscire a raccontarlo in maniera alternativa e diretta, come sa fare solo chi l’ha vissuto in prima persona. Avvenuto ormai il passaggio da Internet dei siti a Internet delle persone, la parola in ambito turistico spetta sempre più ai veri protagonisti del viaggio. A tal proposito, consiglio di guardare il video Basilicata Cast to Cast, ideato da Mikaela Bandini, alla cui realizzazione hanno partecipato 7 giovani videomaker, blogger e creativi di tutto il mondo. Ottimo esempio di come per fare del marketing turistico efficace non serve spendere cifre faraoniche, quanto piuttosto avere una progettualità e degli obiettivi chiari a monte, come sottolineato da Roberta Milano.
Questi sono solo alcuni degli spunti e delle informazioni di una due giorni che è stata particolarmente intensa e di cui cercherò di fare tesoro nel 2012, magari già in occasione della partecipazione al primo Travel Blogger Elevator, che si terrà a Roma sabato 11 febbraio. Un appuntamento che si preannuncia interessante e che vedrà protagonisti per la prima parte della giornata vari blogger di viaggio. Ciascuno avrà a disposizione cinque minuti per raccontarsi e raccontare le proprie esperienze. Anche noi di Slow Travel ci proveremo e speriamo di fare buon uso del nostro travel pitch. Sicuramente cercherò di sfruttare al meglio anche il fine settimana messo in palio da Travel Blogger Elevator e vinto durante la quinta GGD Toscana. Meta di questo slow travel sarà molto probabilmente Berlino… non vedo l’ora!
Ma perché un viaggio si trasformi in un ricordo davvero prezioso, manca ancora un ingrediente essenziale: essere in buona compagnia. “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, andiamo insieme” Tutto questo significa slow travel per me. E non solo per me.
A tutti voi auguro un buon Natale… slow, naturalmente
Un bel post riassuntivo di un anno di vita slow ma non troppo!
Molto bella la citazione finale, me la ricorderò!
Un abbraccio! Buon 2012!
Grazie Serena! La citazione finale è un proverbio africano tra i miei preferiti. Un abbraccio e buon 2012 anche a te!