Lacona si trova nel sud dell’Isola d’Elba, fra due profonde insenature: il Golfo di Lacona, con incantevoli spiagge sabbiose, e il Golfo Stella, più ghiaioso. In mezzo il promontorio di Punta Stella, con la sua ricca vegetazione mediterranea che si specchia nel blu intenso dei due golfi. Guardandoli dal mare, lungo tutta la costa si scoprono piccole spiagge alternate a rocce strapiombanti su fondali limpidissimi.
È in questa meravigliosa cornice naturale che ho assaggiato per la prima volta i vini della Cantina Mazzarri, prodotti proprio lì a Lacona.
Durante una piacevole cena con Paolo Mazzarri, proprietario del vitigno, ne abbiamo gustati ben 4: i vini da pasto Elba Bianco (DOC) e Elba Rosso “Rubeo del Colle” (IGT), e per il dessert due pregiati passiti, il rosso Aleatico Passito dell’Elba (DOC) e il Vino Bianco Passito (IGT).
Paolo ci ha guidati nella degustazione di ogni vino, facendoci apprezzare le diverse sfumature di gusto, consistenza e persistenza (e ora so che i vini hanno l’unghia!), intervallando il pasto con racconti sulla Cantina e sulla sua vigna.
Ci ha detto ad esempio che l’Aleatico è un vitigno particolarmente aromatico - forse una mutazione del Moscato nero toscano – e che nell’Isola d’Elba ha attecchito così bene da consentire la produzione di un vino dalle caratteristiche uniche, oggi tra i gioielli della produzione della Cantina Mazzarri, insieme ad altri pregiati vini capaci di esprimere tutte le caratteristiche del territorio elbano.
I vitigni della famiglia Mazzarri risalgono ai primi anni del 1800, ma è negli anni ’90 che Paolo riprende con rinnovato entusiasmo la produzione di vino, sia riportando in vita i vecchi vigneti, sia piantando nuove viti (oggi sono 3 gli ettari di vigna). Il motore di tutto è la passione di Paolo – e della sua famiglia – per la propria terra, e il desiderio di conservare e tramandare i sapori genuini dell’Elba, affiancando alle antiche tradizioni i più moderni metodi di vinificazione.
Tutto ciò che è fatto con amore ha più sapore. E nei vini Mazzarri, io che non sono notoriamente una gran bevitrice, quella sera ho riconosciuto un sapore atavico, il sapore di una terra che non conoscevo ma che in fondo già mi apparteneva. Per questo non vedo l’ora di tornare ad esplorarla, e ad assaporarla…
Curiosità: è nel lento ritorno dall’Elba, con il nostro bel carico di immagini, sapori, sensazioni e bottiglie di vino – dono di Paolo Mazzarri – che è nata l’idea di Slow Travel. In vino veritas… et ingenium!